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Bando MIMIT per l'autoproduzione di energia rinnovabile: scadenza posticipata al 17 giugno 2025

Prorogato al 17 giugno 2025 il termine per richiedere contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle PMI.

Investimenti in sostenibilità ed efficienza energetica? Le PMI italiane ora hanno più tempo per aderire al bando che finanzia l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle piccole e medie imprese. Il MIMIT, infatti, ha ufficialmente prorogato la scadenza del bando, posticipando il termine ultimo di presentazione delle domande alle ore 12:00 del 17 giugno 2025.

L’incentivo, inserito nel contesto della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR, mira a favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione dei processi produttivi, sostenendo le imprese che intendono investire in impianti fotovoltaici, mini-eolici e sistemi di accumulo per l’autoconsumo.

Finalità del bando

Il bando ha come obiettivo primario quello di incentivare le piccole e medie imprese italiane a investire nell’autoproduzione di energia elettrica rinnovabile.

Nello specifico, l’agevolazione sostiene programmi di investimento in:

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti mini-eolici;
  • Sistemi digitali e tecnologie funzionali al funzionamento degli impianti;
  • Sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta per l’autoconsumo differito.

Chi può partecipare

Il bando è rivolto alle PMI operanti in qualsiasi settore su tutto il territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda rispettino una serie di requisiti.

Requisiti di ammissibilità:

  1. L’impresa deve essere regolarmente costituita e iscritta come “attiva” nel Registro delle Imprese. Le imprese estere devono possedere personalità giuridica riconosciuta nel Paese di residenza e dimostrare la disponibilità di un’unità produttiva in Italia al momento della richiesta di erogazione.
  2. L’impresa deve trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione, né sottoposta a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
  3. L’impresa non deve trovarsi in situazione di difficoltà, deve essere in regola con gli obblighi contributivi e in regime di contabilità ordinaria con almeno un bilancio approvato e depositato o una dichiarazione dei redditi (imprese individuali o società di persone).
  4. Per garantire il rispetto del principio DNS non sono ammesse imprese la cui attività principale rientra nei seguenti settori:
    • Produzione di energia da combustibili fossili;
    • Industrie altamente inquinanti o ad alte emissioni di CO₂;
    • Produzione, vendita o noleggio di veicoli inquinanti;
    • Gestione e smaltimento di rifiuti;
    • Energia nucleare o trattamento di combustibile nucleare.

Investimenti ammissibili

Sono considerati ammissibili al contributo tutti i programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, le cui spese includono:

  • Installazione di impianti solari fotovoltaici o mini-eolici, su edifici esistenti o strutture destinate in modo durevole all’attività dell’impresa;
  • Tecnologie digitali e apparecchiature strettamente funzionali all’operatività e al monitoraggio degli impianti;
  • Integrazione con sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta, “dietro al contatore” (behind-the-meter), al fine di permettere l’autoconsumo differito. Tali sistemi devono assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta dagli impianti rinnovabili su base annua;
  • Diagnosi energetica ex ante, eseguita da professionisti abilitati, necessaria per determinare il profilo di consumo energetico, la potenza dell’impianto e la capacità del sistema di accumulo.

Requisiti dei programmi di investimento

Per essere ritenuti ammissibili, i progetti devono rispettare i seguenti criteri:

 

  • Essere realizzati su edifici esistenti e indirizzati a una sola unità produttiva;
  • L’energia prodotta deve essere destinata interamente all’autoconsumo; eventuali eccedenze possono essere accumulate e immesse in rete;
  • L’investimento deve prevedere spese ammissibili tra 30.000 € e 1.000.000 €;
  • Il progetto deve essere avviato solo dopo la presentazione della domanda e deve concludersi entro 18 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni dell’incentivo;
  • Il programma deve rispettare il principio DNSH, ovvero non arrecare danni significativi all’ambiente, ed essere conforme alla normativa ambientale nazionale ed europea.

Misura dell’agevolazione

Le agevolazioni previste dal bando sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto in conto impianti, nei limiti delle risorse disponibili.

L’entità del contributo varia in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di spesa sostenuta, come segue:

 

  • 40% delle spese ammissibili per le piccole imprese relativamente all’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o mini-eolici, incluse le apparecchiature digitali funzionali;
  • 30% delle spese ammissibili per le medie imprese, per le stesse tipologie di investimento sopra citate;
  • 30% delle spese ammissibili per l’eventuale componente di stoccaggio dell’energia elettrica prodotta;
  • Fino al 50% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica ex ante necessaria alla pianificazione degli interventi.

Scadenza prorogata

Le domande devono essere presentate esclusivamente in formato elettronico a partire dal 4 aprile 2025 e ora, grazie alla proroga, fino al 17 giugno 2025 alle ore 12:00. La selezione avviene con procedura valutativa a graduatoria.

 

Vuoi sapere se la tua impresa ha i requisiti per partecipare al bando? Hai bisogno di assistenza per la presentazione della domanda?

 

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